Uno sguardo a #tellusyourstory.

Il feedback positivo che il progetto #tellusyourstory sta avendo, mi ha spinto a scrivere questa breve spiegazione che può aiutarvi a comprendere meglio questa iniziativa e il significato che ha per l’associazione per cui lavoro: Peace Words. #tellusyourstory non è solo un progetto, ma un vero e proprio punto di partenza che inizi un percorso che vorrei portare avanti per condividere spunti di riflessione circa il modo in cui, oggi come oggi, interagiamo e lavorare sulla coscienza di ognuno di noi attraverso uno strumento che riteniamo efficace per raggiungere questo obiettivo: lo storytelling. Siamo convinti che l’interazione tra le persone parta dalla comunicazione, e che oggi questa non aiuti a far emergere le qualità che come esseri umani ci dovrebbero contraddistinguere ed unire. L’idea è che questo percorso che sto iniziando a portare avanti, si basi proprio sul concetto di empatia e possa aiutare a comprendere certi fenomeni e stimolare una riflessione volta ad avere una versione critica nei confronti della narrazione dominante alla quale siamo esposti che spesso ci rende passivi di fronte a queste situazioni.

L’intenzione racchiusa in questa iniziativa è di riportarci alla base, come persone, come esseri umani che manifestano di fronte a certe situazioni le stesse emozioni.

Quando una persona vive una discriminazione o una violenza, che può essere verbale o fisica, prova una serie di emozioni e sentimenti negativi, sia durante l’episodio che in seguito, quando in modo particolare questo dolore porta a una serie di conseguenze per la persona stessa che ha avuto l’esperienza. Qualsiasi sia il vissuto, queste situazioni portano a una conseguenza comune, e chi la vive si ritrova chiuso e isolato senza poter esternare quello che sente. La cosa peggiore è che capita talvolta che le persone che vivono queste esperienze come vittime, poi cosciente o incoscientemente si ritrovino a farle vivere ad altre persone passando dall’essere vittime a carnefici.

Questo perché non c’è una rielaborazione e una riflessione condivisa di quello che si è provato. In questo senso lo storytelling ha una funzione importante perché si pone come strumento di autoguarigione attraverso la condivisione e risveglio della coscienza collettiva relativamente attraverso l’empatia che genera.

Le storie che sto raccogliendo in questo progetto ci aiuteranno a far comprendere le conseguenze che porta la violenza a livello emotivo e a permettere a chi le leggerà di realizzare come tali emozioni sono le stesse che può aver provato chi legge in altre circostanze e il peso che esse possono rappresentare sul cuore.

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